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giovedì 11 gennaio 2018

Glance1

Passo davanti alla cassa per uscire. In realtà attraverso la coda per la cassa, trasversale, cercando un passaggio. Le persone sono in fila, aspettano il loro turno con lo sguardo assente. Con gli sguardi indifferenti. Tranne uno. Un uomo abbastanza basso, di cui non so dire l'età (trentotto?) guardandosi intorno poggia per caso lo sguardo su di me. Anche io.
Ha un cappotto in lana troppo lungo per slanciare la sua statura un po' goffa. Non so se fosse blu o cammello. Un foulard in seta - o in lana? - dall'aria costosa, cinge il suo doppio mento un po' strano per la mandibola ossuta e definita. Il mio sguardo svogliato si sposta: di seguito, sulla sinistra, gli appendiabiti, la gente in fila, la collezione nuova. Anche lui si gira svogliatamente. Ma prima, con la velocità che impiegano i pensieri - quelli veloci che passano all'improvviso come i dolori intercostali - prima ancora di guardare altro i suoi occhi si accendono di qualcosa.
Nell'istante in cui guardo le grucce mi chiedo se io lo conosca. Se lui conosca me. Do un'occhiata ancora.
Anche lui. Con sguardo interattivo, sulla fronte si piega un segno di sorpresa. Immobili i capelli pettinati all'indietro, la bocca fa un cenno. Uno qualsiasi.
Mi inquieto, trovo un varco tra la gente, schivo lo sguardo. Ma il varco è per il commesso che cammina all'indietro verso di me con un grande carrello difficile da  far passare. A momenti ci inciampo. A momenti inciampa in me. Gli chiedo scusa. Forse ho fatto una gaffe. Sicuramente l'ho fatta, ma non so perchè.

domenica 30 aprile 2017

Shoot the moon

Studio. La descrizione complessa di una cosa incredibile creata da Sol León e Paul Lightfoot per NDT1: il finale di "Shoot the moon", esibizione del 16/03/2016. Di questo finale non esiste alcun video su youtube.
La scena descritta accade immediatamente dopo la fine di questo video.


Sul palco quasi buio, la scenografia girevole a tre stanze è ferma sul confine fra due stanze. Nel muro in mezzo c'è una finestra; un uomo ed una donna si allontanano ai due lati della finestra in un congedo struggente, rapido e silenzioso, lasciando un grande vuoto.
Vanno verso i muri opposti, lontanissimi sul palco, non si guardano.
Al di sopra del palco si accende una schermata: due schermate, l'una accanto all'altra, ritraggono ciò che è ripreso da due videocamere nascoste in prima quinta, una a destra e una a sinistra, per i due danzatori.
In pochi secondi lo spettatore realizza che i filmati sono invertiti rispetto alla reale posizione delle telecamere: i danzatori, che guardano verso l'esterno del palco, sembrano in realtà guardarsi attraverso la linea fra gli schermi. Come se si guardassero attraverso un'unica finestra.


Magia: inizia una soffice interazione attraverso la finestra inesistente nello schermo, con un bellissimo scambio d'energie e una grandissima sensibilità l'uno verso i movimenti dell'altro (in realtà sul palco non si vedono!).
Come un'altra dimensione. Come se fosse nella loro mente, ora, tutto ciò che non è stato detto e non è stato fatto nel loro saluto, nella realtà. Ognuno dei due vive intimamente il rimpianto e il desiderio del non detto, e lo recupera. I loro due pensieri, perfettamente in armonia, completano il saluto nella dimensione astratta dello schermo, unico punto di contatto.
Lei ha uno slancio verso fuori, ma una forza magnetica la trattiene, si gira, guarda lui nella finestra immaginaria. In realtà guarda fuori dal palco, verso sinistra, quindi verso il confine centrale allo schermo.
Restano così per alcuni secondi, a guardarsi nella loro finestra mentre in realtà sul palco sono di spalle e separati dal muro.
Poi lei, col passo grave e solenne di chi ha deciso, cammina piano verso il centro dello schermo, che in realtà è fuori, ed esce dal palco. Sullo schermo, infatti, entra nel confine-finestra e sparisce sulla linea verticale nera.
Lui, in piedi, rivolto verso la finestra-confine, è come travolto da un respiro improvviso che lo spinge indietro. La sua schiena si incurva leggermente in cambré. Il fantasma di lei, sparita nella linea nera della finestra invisibile, lo travolge e gli entra in petto come un soffio.
I capelli di lui si muovono un po' col cambré - torna dritto - l'alito di vento si placa.
Tutto è fermo.
Tutto è risolto.
Buio.
Sipario.




domenica 18 marzo 2012

Film


FILM DA RICORDARE
  • The Guardian
  • Shakespeare in love
  • Ghost
  • One last dance
  • Anastasia
  • L'amore non va in vacanza
  • Dirty Dancing
  • August Rush - la musica nel cuore
  • Le parole che non ti ho detto
  • Il curioso caso di Benjamin Button
  • V per Vendetta
  • Il mercante di Venezia
  • Mi chiamo Sam
  • Io non ho paura
  • Notting Hill
  • Pretty woman
  • Il diavolo veste Prada
  • Al di là dei sogni
  • Casper
  • Una serie di sfortunati eventi
  • About a boy
  • Le cronache di Narnia
  • Chocolat
  • The Truman Show
  • La donna che visse due volte
  • Intrigo internazionale
  • This is it
  • Step Up
  • Il favoloso mondo di Amelie
  • Tata Matilda e il grande botto
  • Pina
  • The Artist
  • L'amore che resta
  • Bogus
  • Troy
  • Will Hunting - genio ribelle
  • I passi dell'amore
  • Nemiche amiche
  • Penelope
  • L'Appartamento (1996)
FILM DA VEDERE/RIVEDERE 
  • Midnight in Paris
  • Houdini, l'ultimo mago
  • Chiedi alla polvere
  • The millionaire
  • Flight 93
  • Toy story (rivedere tutti)
  • Pomodori verdi fritti
  • Julie e Giulia
  • Thelma e Louise
  • I ponti di Madison Countee
  • Io, robot
  • This must be the place
  • Il gladiatore
  • Fino all'ultimo respiro
  • Le pagine della nostra vita
  • Inception
  • Il mondo sotto il pavimento
  • 500 giorni insieme
  • Amore ed altri disastri
  • L'insostenibile leggerezza dell'essere
  • Memento
  • Come l'acqua per gli elefanti
  • Il miglio verde
  • Milk
  • Strade perdute
  • Vanilla Sky - Apri gli occhi
  • Concerto
  • In Bruges
  • Big Fish
  • Match point
  • Kill Bill 1 e 2
  • Fight Club
  • Donny Brasco
  • Blow
  • I love RadioRock - The boat that rocked
  • Mr.Nobody
  • Alexander
  • Requiem for a dream
  • L'attimo fuggente
  • Shutter Island
  • The changeling