martedì 2 dicembre 2014

Le stesse cose

Come quando guardo con tenerezza negli altri le mie stesse paure; quando non le sopporto negli altri e non le vedo dentro di me. Quando non lo so fare, quando non ci provo.
Forse le fragilità sono fatte tutte della stessa pasta, e se tremano le gambe o si strozza la voce in gola non cambia tanto.
Comunque, se una strada è fatta per le macchine, e io sto guidando una macchina, non c'è motivo perché non ci possa passare. Quindi bando alle ciance, non lo so fare non esiste.

martedì 25 novembre 2014

Ultra

Cosa ci ho trovato, in quello che potevo vedere dall'oblò, e nelle lattine di cibo liofilizzato, in dormire non si sa bene su che lato e in stare sei mesi chiusi e sospesi nel vuoto io e due persone che vengono da un paese diverso e non capiscono le mie battute, con la scarsa possibilità di ascoltare più di due brani musicali e senza il gusto di guardare un bicchiere di vino a metà. Cosa ho trovato, nelle gambe doloranti e nei muscoli impigriti. E là fuori. Cosa ho trovato, passando un'ora (due anni?) con il naso sul vetro e le mani di lato agli occhi, per non vedere con la coda dell'occhio le pareti bianche e le luci dei sensori specchiarsi nell'oblò, perdendomi nella contemplazione dell'ultra deep, l'ultra profondo, come se non ci fosse nessuno e neanche io.
Un posto primitivo, dove regna la chimica, e non c'è niente di vagamente simile a un divano o ad un campo da golf, più lontano e altro dell'asia, e niente di più di ciò che eravamo prima che l'asia e l'africa fossero due cose diverse: niente di più che cose enormi - oh, non sai quanto enormi - fatte di parti piccolissime - da non capirle -, accese da maestosi fuochi e sopite in lunghe gelate. Niente di più e niente di meno di quello che siamo noi, tolto il cemento.

sabato 8 novembre 2014

Diverse volte

Nella mia vita ho incontrato la bellezza diverse volte: nelle stagioni, nei grazie e per favore, in Ercole e Lica. Nei rumori del mare. In mia madre e mio padre che mi guardano. Nelle scarpe da ballo. Nei cani, nelle api e nelle fragole. Nella sensazione che tutto torni, e nella sensazione che non torni niente. Allo specchio, certe volte. Guardando Lindsay Kemp esibirsi a 76 anni e Miguel Angel Zotto. Nelle orecchiette, nei biscotti e nelle preghiere. Nel Pantheon. Nei sorrisi per strada.

martedì 3 giugno 2014

Vecchi libri

I libri non sono vecchi. I libri si stampano dal 1452, in Europa, e dal 1041 in Asia. Prima i libri, seppure non a stampa, esistevano già da lunga pezza, da quando l'uomo sa scrivere. Ma da quanto tempo c'è l'uomo? In confronto, alcune decine di secoli sono probabilmente una piccolezza. In questo recente istante in cui l'uomo ha imparato a scrivere e pubblicare, noi diciamo che i libri sono vecchi. Ogni volta che prendete in mano un libro, guardatelo come una sorpresa: un momento fa, una persona ha trovato la maniera di esprimersi. Un libro è sempre una cosa nuova, è il frutto di un grande sforzo comunicativo. I libri sono nuovi, ogni volta che li apriamo.

martedì 14 gennaio 2014

Le cose scadute

La laconica scritta "scopri come partecipare" sulla pagina internet non aggiornata nel giorno dei risultati delle selezioni. I cataloghi premi delle raccolte punti dell'anno scorso, a gennaio. I biscotti nella biscottiera dopo il trasloco. Le cose che ci sono ancora ma già non ci sarebbero. Se. Se l'informatico programmasse l'aggiornamento del sito, se tenessimo d'occhio sempre cataloghi, volantini, scadenze poco utili, biglietti da visita, offerte speciali. Se fossimo efficienti e sapessimo fare un trasloco perfetto, ed una vita perfetta, senza correre il rischio che di continuo biglietti, scontrini nelle tasche, ed altre cose che guarda ci sono ancora, ci ricordino chi eravamo e dove stavamo andando un attimo fa. O mezzora o come vuoi tu.